giovedì 24 ottobre 2013

SRI VIDYA



Citakasha (spazio cosciente o senziente) è lo spazio infinito che, nella rappresentazione pittorica, avvolge (è) l'isola delle gemme, maṇidvīpa* (*vedi  "GLI AMANTI DI PRIMA DELL'INIZIO")
un piccolo paradiso con alberi da frutto sui cui rami miriadi di coppie di uccelli sono intenti a fare l'amore. 
Le sue spiagge sono bagnate dal Mare senza Sponde detto "Oceano di Latte" (o Oceano di Nettare) e sono formate da milioni e milioni di pietre preziose. Al centro dell'isola , su di un letto altare, la Dea Tripurasundarī: "la bella delle tre città" (vedi : "ODE ALLA BELLA DEI TRE MONDI" ) danza (fa l'amore) sopra il corpo di uno Shiva che pare destarsi da un lungo sonno: Sakala Shiva. 


Tripurasundarī,descritta come una bellissima ragazza di sedici anni, è chiamata anche Rājarājeśvarī (" Regina delle Regine"), Lalitā ("Colei che gioca") e Ṣoḍaśī (che vuol dire "sedici", che sta ad indicare sia la sua età che il numero di sillabe che compongono il suo mantra, composto dalle 15 sillabe KA E I LA HRIM HA SA KA HA LA HRI SA KA LA HRIM più una sedicesima sillaba (o gruppo di sillabe) cosiddetta segreta.


Ma il suo "Vero Nome" è Śrī Vidyā, che si potrebbe tradurre con SPLENDIDA CONOSCENZA, ad indicare che la pratica a lei dedicato (recitazione dei due mantra detti Hadi e Kadi collegata allo Śrī Yantra o Śrī Cakra) è la forma più elevata di SADHANA ADVAITA (non duale), perchè si dice  conduca contemporaneamente a bhoga (prosperità, godimento dei piaceri e dei beni materiali) e a mokṣa (liberazione, realizzazione. Il nome con cui viene chiamato Shiva, 
सकल Sakala, significa invece "con parti" e, in senso lato, indica il mondo materiale, la manifestazione. "L'immanifesto" ( che è rappresentato dallo Shiva cadavere, è detto निष्कल niṣkala(non diviso, senza parti, informe), parola che significa vagina.




Sakala è parola che compare nel "Mantra della Dea" descritto nel 32 versetto del Saundarylahari di Shankara Bhagavadpada.

Il verso recita (translitterazione ASCII):


shivaH shaktiH kAmaH kShitiratha raviH shi itakiraNaH
smaro haMsaH shakrastadanu ca parA mAra harayaH |
amii hRllekhAbhistimRbhir avasAneShu ghaTitA
bhajante varNAste tava janani nAmAvayavatA


In italiano, più o meno , si potrebbe tradurre:

Shiva, Shakti, Kama, Kshiti, poi Ravi, Shitakirana,
Smara, Hamsa, Shakra, e dopo di loro Para, Mara, Hari -
questi, ponendo alla fine i tre HRIM, diventano le lettere che compongono il tuo nome, o Madre
.

Ogni divinità è rappresentata da una sillaba.
Anzi è una sillaba.
Ma non sempre la medesima sillaba rappresenta la medesima divinità.
Il mantra indicato dal sutra di Shankara è il mantra della dea TRIPURASUNDARI anzi è la Dea
Il corpo del mantra (della Dea) è lo Sri Yantra.






vediamo come si costruisce il mantra:

Shiva è KA (lo sposo della Dea Nera, Kali).
Shakti è E (o EM il bija mantra della Yoni).
Kama è I ( ī ).
Kshiti (la Terra ) è LA (Lam).

Ravi (il Sole) è HA.
Sitakirana (La Luna) è SA.
Smara (Amore) è KA.
Hamsa (L'oca cosmica, ma qui il Cielo) è HA.
Shakra (Indra) è LA.

Para è SA.
Mara è KA.
Hari è LA.

Aggiungendo i tre Hrileka (HRIM) si ottiene il mantra delle 15 sillabe (ne esiste una sedicesima, ma è, teoricamente, segreta, o meglio viene data, pare al singolo discepolo dal maestro, per alcuni sarà il pranava OM per altri uno degli Sri vidya pranava ovvero HRIM, SRIM, AIM, KLIM, SAUH ):



KA E I LA HRIM
HA SA KA HA LA HRIM
SA KA LA HRIM.


ma si trova anche:

OM KA E I LA HRIM 
HA SA KA HA LA HRIM 
SA KA LA HRIM AIM 

oppure:

OM KA E I LA HRIM 
HA SA KA HA LA HRIM 
SA KA LA HRIM SHRIM

o, ancora:

OM KA E I LA HRIM 
HA SA KA HA LA HRIM 
SA KA LA HRIM KLIM


KA E I LA HRIM HA SA KA HA LA HRIM SA KA LA HRIM
è detto KADI MANTRA , come tutti i mantra che cominciano con la sillaba KA
Il primo HRIM indica la kundalini fuoco (Vahni)
Il secondo la kundalini sole (Surya)
Il terzo la kundalini luna (Soma).
Esiste anche una diversa interpretazione del sutra che dà luogo ad un diverso mantra detto HADI MANTRA, che si dice essere stato insegnato direttamente dal dio Kama 
Il secondo ed il terzo verso sono identici, ma il primo, anziché KA E I LA HRIM suona così:
HA SA KA LA HRIM, dove:

HA sta per Shiva.
SA sta per Shakti.
KA sta per Kama.
LA sta per Kshiti.

Avremo quindi un Kadi Mantra (KA E I LA HRIM HA SA KA HA LA HRIM SA KA LA HRIM) che corrisponde alla meditazione sullo sri yantra dall'esterno all'interno, e conduce(?) alla realizzazione spirituale, 
ed un Hadi Mantra (HA SA KA LA HRIM HA SA KA HA LA HRIM SA KA LA HRIM) che corrisponde alla meditazione sullo sri yantra dall'interno all'esterno e conduce alla realizzazione dei desideri terreni





Tripurasundari danza sul corpo esanime di Shiva, lo risveglia con la forza del desiderio e lo porta alla condizione di SHIVA SAKALA (Manifestazione)
Sakala è Shiva che riconosce se stesso nella Dea: SO'HAM o SA'HAM (Io sono questo, Io sono questa) 
Shiva Sakala è la forma percepibile di Sat Chit Ananda (Esistenza, Consapevolezza, Beatitudine Suprema) ovvero lo stato naturale, libero dalle sovrapposizioni, lo stato  delle infinite possibilità dell'Essere, in cui l'Uomo è "uno" con la manifestazione 

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