sabato 26 ottobre 2013

KALACHAKRA - LA RUOTA DEI TEMPI



Come si è visto in precedenza ( Vedi I SUONI DI POTENZA) per lo yoga, prima della manifestazione c'è un flusso ininterrotto di tre "POTENZE" solari (SUPREMA, DESIDERIO, ESPANSIONE) corrispondenti alle lettere:

अ a in relazione, nel corpo umano, con la GOLA

इ i in relazione con il PALATO

उ u in relazione con le LABBRA.

Queste potenze hanno in sé i loro corrispettivi "lunari", le lettere
आ ā - ई ī - ऊ ū, che si pronunciano nello stesso modo, ma hanno una durata diversa (doppia). Le energie primarie della manifestazione hanno due tendenze eguali e contrarie che potremmo definire "centrifuga" e "centripeta": la prima è la tendenza all'emissione rappresentata dal visarga ः ḥ che si esprime nella realtà manifesta con la sillaba अः aḥ; 
la seconda è la tendenza alla condensazione in un punto (bindu) rappresentata dall'anusvāra ं ṃ ed espressa dalla sillaba अं aṃ
In ognuna di queste due tendenze c'è il seme dell'altra, esattamente come nel simbolo taoista del tai ji tu 







Nel "PUNTO DI RIPOSO" le tre potenze lunari e le tre potenze solari cominciano a rincorrersi ed urtarsi l'un l'altra.
La POTENZA DEL DESIDERIO scontrandosi con le altre, produce lo STUPORE e la LUMINOSITÀ  rappresentate dalle "semivocali" ल la e र ra dalle quali derivano altre due coppie di potenze solari e lunari: 

le vocali dentali ऌ ḷ - ॡ ḹ e le vocali "retroflesse" (con la lingua sul palato molle) ऋ ṛ - ॠ ṝ.La POTENZA SUPREMA, scontrandosi con le altre produce invece due classi "miste" di vocali: 
le "palato-gutturali" ए e - ऐ ai e le "labio-gutturali ओ o - औ au.
A questo punto nello spazio (आकाश ākāśa) la POTENZA della manifestazione si fa AZIONE. 
La sillaba dell'emissione अः aḥ, genera (per il sempre sorprendente gioco di specchi che pervade i miti indiani) il suono ह ha cui viene aggiunto il bindu a mostrare la reciprocità di condensazione ed emissione. 
Si genera così il bija mantra dello spazio, हं haṃ attorno al quale si dispongono le sedici मातृका mātṛkā, o "MADRI DIVINE":

अ a - आ ā - इ i - ई ī - उ u - ऊ ū - ऋ ṛ - ॠ ṝ - ऌ ḷ - ॡ ḹ - 
ए e - ऐ ai - ओ o - औ au - अं aṃ - अः aḥ



A volte le 16 vocali sono rappresentate come le fasi della luna: 





La luna nera nel cakra della gola, è rappresentata dal petalo in cui è inscritta la sillaba अं aṃ che simboleggia la massima condensazione nel bindu e quindi la tendenza potenziale all'emissione
La luna piena invece è rappresentata dal petalo in cui è inscritta la sillaba अः aḥ, posto alla sinistra dell'अं aṃ, e rappresenta il punto massimo dell'emissione e, quindi, la tendenza potenziale, il seme della condensazione. 
Il cerchio delle 16 vocali è detto anche cerchio delle nitya ("eternità") di Lalita, la "Bella delle tre città", che infatti viene chiamata anche षोडशी ṣoḍaśī, che significa 16. 


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Le sedici sillabe, in quanto fasi lunari sono dette anche कला kalā per cui il loro cerchio è detto kalācakra o ruota dei tempi.
Ed ecco che torniamo allo Sri Yantra e al mantra delle 15 sillabe (vedi SRI VIDYA)






Lo Sri Yantra è la rappresentazione grafica della genesi della manifestazione a partire dalle tre potenze primarie A, I, U. 
il Kadi Mantra (KA E I LA HRIM HA SA KA HA LA HRIM SA KA LA HRIM) rappresenta il percorso dalla manifestazione al punto centrale dello Yantra (bindu) ovvero la condensazione che ha in sé il germe della emanazione, e lo Hadi Mantra (HA SA KA LA HRIM HA SA KA HA LA HRIM SA KA LA HRIM) rappresenta invece il percorso dal punto centrale alla manifestazione (rappresentata dal perimetro esterno, quadrato, dello yantra) ovvero l'emanazione che ha in sé il germe della condensazione.


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